Icona indiscutibile, must have di tutte le generazioni, il
chiodo risulta essere il capo più gettonato anche per la primavera estate 2015, trasformato ancora una volta, ritorna imperterrito sulle passerelle e nello street style.
Colorato più che mai, dall'intramontabile nero ai colori pastello, ai toni più accesi come il fucsia e rosso, il chiodo si rivela
indispensabile per completare il look di questa primavera, da quello più elegante al casual, è facile abbinarlo a qualunque look.
Nuove trasformazioni attendono questo capo, che sembra essere tornato alle origini nella modellatura, ma cambia totalmente colore e si arricchisce di patch e messaggi diretti come quello di
Chiara Ferragni, che sfoggia il suo
motto direttamente stampato sul chiodo o come
tatuato sulla pelle, un cuore gigantesco con il suo nome all'interno che fa tanto old style.
Si contamina e mescola con il dorato e l'argento, si fregia di
pietre preziose e borchie, diventa eco friendly utilizzando la finta pelle, tutto senza perdere di importanza.
Balenciaga lo trasforma donandogli un animo romantico, tinto nelle nuances pastello si addolcisce nel rosa più tenue, ma basta aggiungere delle frange che ornano le maniche, ed eccolo cavalcare l'onda ribelle della libertà proposta da
Balmain
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Moschino lo stravolge totalmente in versione Barbie girls, sfacciato, corto, seducente, frivolo, il mood chiodo diventa total look, completato con gonna e borsa rigorosamente in tema e forma biker.
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beauty.dea.it[/caption]
Alexander McQueen porta ai minimi termini la modellatura del chiodo, spogliandolo di ogni eccesso propone un modello più sobrio, esaltato da disegni circolari rappresentati simboli pop e cultura giapponese, connubio perfetto creato anche dal solo accessorio: le zip lunghissime.
Ideato da
Irving Schott per il mondo dei motociclisti e chiamato
perfecto dal nome del suo sigaro preferito e non c'è nome più giusto di questo per definire un capo d'abbigliamento che persiste negli anni, il chiodo ha attraversato tutte le epoche senza fermarsi e restare in disparte.
Sin dalla sua invenzione il chiodo diviene sinonimo di ribellione, adottato dai più grandi movimenti giovanili che ne fanno icona di un epoca.
I
bikers americani furono i primi ha portarlo, conferendo al chiodo il sinonimo di ribellione, durezza e libertà, aggettivi
cuciti su questo capo fino ai giorni nostri e, proprio per questo, venne utilizzato dai movimenti giovanili nati nel decennio del rock and roll come i
Greaser , i
Rockabilly e i
Rocker.
In seguito le star del cinema e della musica, quelle definite "ribelli", indossarono il chiodo. Fu subito il
simbolo dei divi hollywoodiani, quelli a capo di una generazione anticonvenzionale, indisciplinata, che non segue le regole.
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vogue.it[/caption]
Poco più tardi negli anni '60 con il
movimento hippies si addolcisce, perde la sua durezza grazie al suede, pellame morbido, si arricchisce con frange e fantasie floreali.
Ma
l'anima del chiodo è la ribellione e ritorna più irriverente che mai con la pelle nera, le zip, le spille da balia, conferendo a questo capo una nuova collocazione, il
punk, ed ancora una volta rappresenta il simbolo di una generazione: quella dei seguaci dei
Ramones e
Sex Pistol.
Dopo gli anni '80 avviene un cambiamento radicale, grazie alle
pop star che lo indossano nei loro video, il chiodo non verrà più visto come simbolo di appartenenza culturale, ma entrerà definitivamente a far parte della moda come capo di abbigliamento versatile e pratico utilizzato fino ai giorni nostri.
Il chiodo, indossato su qualsiasi look, è il capo per eccellenza di cui non si più fare a meno, neanche in questa stagione.