5 agosto, Los Angeles: la cornetta del telefono alzata e il corpo di
Marilyn Monroe steso a letto privo di vita. Oggi è l'anniversario della morte di colei che ha cambiato la concezione della figura femminile, del suo ruolo nella società e della moda di quell'epoca.
"Diamonds are a girl's best friend", l'abito con gonna a ruota che svolazza sopra quella celebre grata, la stella sulla
Hollywood Walk of Fame: tanti simboli per un'unica donna. Una leggenda che negli anni ha fatto tanto parlare di sé per i suoi amori
al vertice, per il suo talento di attrice, per quel neo sopra al labbro e quei capelli biondo platino che curava con tanta precisione.
[caption id="attachment_48735" align="aligncenter" width="1024"]
Credit photo: facciotuttomegliodomani.blogspot.com[/caption]
Ma non era solo gonne svolazzanti e sorrisi
ammiccanti: Marilyn era più di questo. Era una donna emblematica, assorta nei suoi pensieri e ambizioni, ma soprattutto
problematica. E
Bert Stern, celebre fotografo di moda, lo aveva detto: dopo svariate
copertine di Vogue che ritraevano la bellissima cantante statunitense, dopo quelle infinite giornate passate sul set fra truccatori e costumisti e quell'amore fulmineo sbocciato fra i due, Marilyn ha deciso di abbandonare quel mondo che un po' iniziava
a starle stretto.
La copertina di Vogue con i
veli colorati, quelle pose di nudo con il corpo immerso in chilometri di lenzuoli candidi e quelle croci fatte con il pennarello rosso su alcuni scatti di Stern sono entrati nella
storia della moda.
Icona di stile, dittatrice di tendenze e rivoluzionaria dell'eleganza femminile, Marilyn Monroe ha fatto scoprire alle donne
la sensualità. Quelle famose
due gocce di Chanel n.5 che sono entrate nei cuori di tutte le donne del mondo e che, ancora oggi, sono fonte d'ispirazione per molte di noi.
[gallery type="square" size="full" ids="48740,48739,48737,48736,48738"]
Non resta altro da fare se non ricordarla così, sorridente e
nuda: sotto ai veli colorati, coperti dalle croci della sua stessa
disapprovazione.